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V Rising | Analisi della versione PlayStation 5

Dopo aver visto la propria pubblicazione su PC, dapprima in accesso anticipato e poche settimane fa nella veste 1.0, V Rising è finalmente disponibile anche per PlayStation 5, consentendo quindi anche agli utenti Sony di poter godere dell’esperienza vampiresca action GDR creata da Stunlock Studios.

In questo articolo valuteremo quindi unicamente le caratteristiche ed il “comportamento” del gioco sulla console ammiraglia della casa di Tokyo, visto e considerato che ogni altro riferimento di analisi è stato già affrontato nella nostra recensione completa, che trovate al seguente LINK.

Sulla strada di Dracula

Per descrivere con due pennellate il gioco, è comunque doveroso esternare che l’idea di base di V Rising è quella di un titolo di sopravvivenza online persistente, molto simile a titoli come ARKMinecraft Rust. La differenza fondamentale, tuttavia, è data dallo stile. Il prodotto si concentra sui vampiri, consentendo al giocatore di risvegliarsi come essere immortale e di incentrare ogni aspetto della sopravvivenza sulla sua natura di non-morto.

Uno degli elementi centrali del gameplay è il combattimento, che offre l’affascinante visuale isometrica di Diablo. Inizialmente, equipaggeremo l’arma principale nell’apposito slot per fare a pezzi le creature della notte e gli altri nemici con un attacco di base. Ma ci sono anche abilità che possiamo utilizzare dopo averle ricaricate per pochi secondi, come saltare istantaneamente in avanti per schivare gli attacchi o potenti mosse ad area.

L’altra fetta dell’interazione è contraddistinta dal lato gestionale, all’interno del quale si sarà chiamati a costruire non solo armi ed equipaggiamenti, ma anche la magione vera e propria dell’alter ego digitale (davvero ben curata ed approfondita, come vi abbiamo raccontato).

Purtroppo il vero e proprio pegno da pagare è quello relativo alla storia, davvero abbozzata e non così profonda come altre produzioni del medesimo genere ci hanno ormai abituato a poter vivere. Nulla di troppo grave si intenda, visto e considerato che per esperienze isometriche GDR molto spesso il canovaccio narrativo funge da mero espediente per poter picchiare i vari nemici ed aumentare di livello, ma indubbiamente V Rising in questo non è di certo tra gli esponenti di maggior pregio.

Gestire un’impresa su PlayStation 5

Come dicevamo all’inizio dell’articolo, il fulcro dell’analisi verterà indiscutibilmente sulla trasposizione su console del gioco targato Stunlock Studios che, dobbiamo già premettere, essere di alto livello.

Dal punto di vista infatti dei controlli, il team svedese è riuscito a confezionare una mappatura dei tasti pregevole, che ricalca in gran parte le opere più conosciute, come il sopracitato Diablo. Oltre agli input di movimento affidati allo stick sinistro, le varie abilità attivabili sono perfettamente integrate con i numerosi tasti messi a disposizione del DualSense, che consentono un’ottima gestione delle varie mosse sia in combattimento che durante le fasi manageriali dell’avventura.

Con la possibilità ad esempio di modificare l’arma impugnata grazie all’impiego delle frecce direzionali completamente personalizzabili in due set da quattro posti, il cambio dello strumento offensivo risulta pressoché istantaneo, e garantisce un approccio dinamico e stratificato a seconda della minaccia che si deve affrontare. L’attacco base è invece deputato al grilletto destro, che bene si adatta allo scopo, visto e considerata la corsa del tasto. Le abilità del vampiro sono invece destinate ad L1, R1, ed ai pulsanti posti nella parte destra del pad, eccezion fatta per il cerchio, adibito allo scatto evasivo ed a X, dedicato all’interazione.

Per quanto concerne l’ambito gestionale, il tutto risulta molto più semplice grazie alla telecamera che, ruotando, consente di posizionare i vari oggetti con precisione e senza troppi intoppi, così come la raccolta delle risorse, attuabile tramite il tasto di attacco sopra menzionato.

Tecnicamente parlando la build costruita per la console ammiraglia Sony è pregevole: durante la nostra esperienza abbiamo incontrato di rado fenomeni di calo di framerate, apparsi unicamente nelle fasi più concitate a schermo e che non hanno minimamente intaccato la fruizione del gioco. Apprezzabili anche i caricamenti che, grazie all’SSD di PlayStation 5, risultano quasi impercettibili quando si effettua uno spostamento.

Insomma, quanto di buono (e meno buono) abbiamo detto in sede di recensione si conferma naturalmente anche per questo porting che, per quanto si sia preso qualche settimana in più rispetto alla controparte PC, non ha assolutamente nulla da invidiare a quest’ultima, in quanto è capace di garantire un sano divertimento anche a coloro che si approcciano a V Rising su console Sony.

Scritto da
Lorenzo Bologna

Appassionato di tutto ciò che concerne il mondo videoludico, sono un inguaribile amante dei titoli horror e un accumulatore compulsivo di trofei (meglio se di platino). Avvicinato al medium grazie a mamma Nintendo e papà Crash Bandicoot.

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