Dal 12 al 14 giugno andrà in scena l’E3 2018, il più importante e atteso appuntamento di tutti gli appassionati del mondo videoludico che funge da vetrina per i grandi colossi dell’industria. Il treno delle conferenze partirà ufficialmente sabato 9 giugno, quando Electronic Arts, al suo evento privato EA Play 2018, darà il via al tour de force nel quale ci attendono come sempre grandi notizie e sorprese. Dopo aver chiesto a voi cosa vi aspettate da questo E3 2018, tocca a noi iniziare il viaggio di We have a DrE3am, una serie di anteprime in vista della fiera losangelina nelle quali analizziamo i titoli che siamo sicuri saranno presenti e quelli che invece sono solo per il momento indiscrezioni, senza dimenticare le possibili sorprese che ci attendono sul palco dell’E3. Nei prossimi giorni questo appuntamento proseguirà con tutte le altre conferenze previste (in ordine, Microsoft, Bethesda, Ubisoft, Sony, Nintendo), ma per il momento concentriamoci, come ormai avrete capito, sulla possibile line-up di Electronic Arts all’E3 2018.
LE CERTEZZE
Quello che vogliamo, innanzitutto, è di assistere ad una conferenza ben fatta. Prima di pensare ai giochi in sé, sarebbe bene che EA pensi a COME presentare questi giochi, che nei precedenti EA Play hanno subito un trattamento non particolarmente esaltante. Come dimenticare l’imbarazzante testimonial di Need for Speed: Payback lo scorso anno, che neppure sapeva di cosa stesse parlando, o l’inutile comparsata di 6 secondi da parte di José Mourinho per la presentazione di FIFA 17? O ancora, per quanto fosse splendido da vedere, quanto è stato pesante assistere ad un interminabile gameplay di Star Wars: Battlefront II nel 2017?
Veniamo però ora al punto cruciale che tutti gli appassionati attendono, i giochi. Come sempre, Electronic Arts ha confermato la presenza di alcuni giochi mentre per le sorprese c’è ancora tempo. Andiamo dunque a elencare i titoli che al 100% saranno protagonisti alla fiera losangelina per quanto riguarda EA.
Iniziamo con il capitolo sport, da sempre molto importante per il colosso americano. Oltre a Madden 2019, che nella scorsa edizione ha visto l’introduzione di una modalità storia, Longshot, molto simile a Il Viaggio di Alex Hunter, ci sarà sicuramente FIFA 19 come protagonista dell’evento. Difficile ipotizzare le possibili sorprese nel prossimo capitolo di FIFA, anche se pare ormai certo il terzo capitolo de Il Viaggio che continuerà la storia della giovane promessa Alex Hunter. La conferenza sarà forse anche l’occasione giusta per annunciare l’acquisizione dei diritti ufficiali della Champions League da parte di EA Sports, dopo che Konami ha annunciato la cessazione dell’accordo a partire da Pro Evolution Soccer 2019, e che darebbe un ulteriore vantaggio al titolo di EA che vanta già centinaia di licenze ufficiali (ci sarà la Serie A? Speriamo…). Quello però che EA deve tenere sott’occhio, in questo momento, non sono tanto le novità da implementare nel gioco, quanto invece l’efficacia del titolo. FIFA 18 non è nato sotto i migliori auspici, con molte lamentele a seguito delle novità nella modalità FUT e una mancata costanza nelle prestazioni dei giocatori, cosa che nel corso dei mesi ha fatto allontanare dal gioco anche diversi pro player del settore. Una pubblicità negativa, certamente, e EA deve fare di tutto per rimediare a questo.
Abbandoniamo il lato sportivo di Electronic Arts e abbracciamo invece il lato action delle produzioni del colosso americano. Saranno ben due gli sparatutto protagonisti di questo EA Play 2018, che usciranno nel corso dei prossimi 12 mesi come già annunciato dalla compagnia. In autunno sarà la volta del nuovo Battlefield di DICE, del quale però ancora non sappiamo assolutamente nulla. Voci di corridoio si riferiscono a questo nuovo capitolo come Battlefield V, mentre secondo altri insider si tratta semplicemente di un nome provvisorio che nasconde il vero gioco, Bad Company 3. Accantonata l’idea di avere un sequel del buon Battlefield 1, le ipotesi più probabili vedono la serie FPS esplorare la Seconda Guerra Mondiale, tornare ai giorni nostri o al massimo in un futuro molto vicino, senza dover ricorrere a tecnologie futuristiche come ha fatto, tra alti e bassi, Activision con Call of Duty. La presentazione del nuovo Battlefield potrebbe avvenire tra pochi giorni, in attesa poi di un reveal corposo ad EA Play, e allora ne sapremo sicuramente di più, anche sulla questione delle modalità di gioco. Gli ultimi rumor suggeriscono che Battlefield V (ammesso che sia questo il nome) avrà una campagna single player, e che oltre al tradizionale multiplayer verrà inserita anche una speciale variante Battle Royale, sull’onda del travolgente successo di PUBG e Fortnite negli ultimi mesi.
Ma gli occhi di molti saranno puntati sul nuovo kolossal targato BioWare. La software house di proprietà di EA non naviga in acque tranquille dopo lo scivolone di Mass Effect: Andromeda, ma la fiducia da parte del colosso americano è molto alta. Proprio per questo, a BioWare è stato assegnato l’arduo compito di sviluppare Anthem, action GDR e sparatutto in terza persona che, per quel poco che abbiamo visto in occasione dell’E3 2017, intende porsi come il rivale di Destiny. Incentrato fortemente su una componente cooperativa multigiocatore, Anthem punta ad avvicinarsi nel suo stile sci-fi molto più a Star Wars che alle cupe atmosfere di Mass Effect, rappresentando quindi per BioWare una novità di non poco conto. Sappiamo che ogni personaggio potrà utilizzare una speciale armatura in missione, sappiamo inoltre che il mondo di gioco sarà vasto e popolato, con missioni secondarie, incontri pericolosi, ma ad oggi i gameplay di Anthem, dopo un anno dall’annuncio, si riducono ad uno solo. È per questo che a EA Play, nel quale è già stato annunciato che il titolo sarà giocabile, ci attendiamo una corposa serie di novità e informazioni su Anthem, la cui uscita è prevista per l’inizio del 2019 dopo il rinvio annunciato alcuni mesi fa.
LE POSSIBILI SORPRESE
Da escludere la presenza di un nuovo capitolo di Need for Speed, dopo che Payback lo scorso autunno ha diviso critica e pubblico specialmente sul versante delle microtransazioni. È molto più plausibile pensare che EA riproponga la sua serie racing nel 2019, ed è difficile ipotizzare la nascita di un sottobrand dedicato ai simulatori. L’esperimento venne già fatto nello scorso decennio con Need for Speed: Shift, la cui risposta da parte del pubblico fu ben poco calda decretandone la fine dopo appena due capitoli. Appare inoltre molto difficile ipotizzare un secondo gioco da parte di BioWare. Sappiamo che i creatori di Mass Effect (serie ormai messa nel congelatore, facciamocene una ragione per qualche anno) stanno lavorando, oltre ad Anthem, anche ad un nuovo titolo della serie Dragon Age, ma EA vorrà evitare di farsi concorrenza interna ed è probabile che l’RPG verrà mostrato solamente il prossimo anno, a patto ovviamente che la tabella di marcia venga rispettata.
Le più concrete possibilità sono due. La prima è Plants Vs. Zombies: Garden Warfare 3, nuovo capitolo dello spin-off del popolare franchise di Plants Vs. Zombies, che da strategico divenne un fortunato TPS alcuni anni fa. Un terzo capitolo, dopo l’ottimo Garden Warfare 2, sarebbe sicuramente ben accetto, magari con qualche novità in più rispetto a quelle riscontrate tra il primo e il secondo gioco, ma ne faremmo sicuramente a meno se EA e PopCap decidessero di continuare a offrire un supporto con contenuti gratuiti al gioco, come fatto fino ad oggi. La seconda concreta possibilità si chiama invece Star Wars. Electronic Arts ha ancora tra le mani l’intero franchise di Guerre Stellari dal quale attingere per creare videogiochi, e possiamo ipotizzare che al momento, tra gli studi di proprietà di EA, ci siano 3 titoli in sviluppo legati alla creatura di George Lucas. È molto probabile immaginare che DICE stia già sviluppando Star Wars: Battlefront III, del quale però non avremo sicuramente notizie fino al prossimo anno (e che deve trovare un modo per recuperare popolarità dopo il caso microtransazioni), ma restano ancora il famoso Star Wars un tempo sviluppato da Visceral Games, SH poi smantellata e che ha gettato parecchie ombre sul gioco in questione, e un altro titolo in sviluppo stavolta presso i ragazzi di Respawn Entertainment. Sarà finalmente la volta buona per vedere qualcosa di più sul gioco o sui giochi, dei quali non sappiamo praticamente nulla dopo anni dall’annuncio?
A proposito di Respawn Entertainment, non possiamo non fare un pensierino verso la serie Titanfall, la quale però sembra ritrovarsi in una sorta di limbo. Titanfall 2 si è rivelato essere un ottimo sparatutto, ma la suicida strategia di EA al lancio (pubblicato una settimana dopo Battlefield 1 e una prima di Call of Duty: Infinite Warfare) ha segato le gambe alla popolarità e alle vendite del titolo, che si è ritrovato sotto anche al fallimentare FPS di Activision di quella stagione. Respawn si è detta fiduciosa della volontà di EA di proseguire Titanfall, ma qui entrano in gioco due questioni principali: innanzitutto, come spiegato pocanzi, gli sviluppatori stanno lavorando ad un titolo dedicato a Star Wars, che probabilmente ha la precedenza su un eventuale Titanfall 3; in secondo luogo, la finestra di rilascio autunnale è già ricca di competitor, e per la primavera del prossimo anno EA ha già preparato Anthem. C’è ancora spazio per Titanfall 3 nella line-up di Electronic Arts nei prossimi 12 mesi?
Non è da escludere che il parco giochi sportivi di EA possa arricchirsi di un nuovo FIFA Street, il cui ultimo capitolo è datato 2012. Il ritorno della divertente serie di calcio è richiesto dai fan da molto tempo, non rimasti soddisfatti dall’inserimento a sorpresa di una modalità simile ne Il Viaggio in FIFA 18, e questo potrebbe essere l’anno buono per rivederlo sulle nostre piattaforme. Inoltre, ci attendiamo qualche gustosa sorpresa dalla sempre interessante proposta indie di EA. Dopo A Way Out e Fe, che nonostante alcune debolezze hanno fatto molto parlare di sé, chissà cos’altro avranno ideato le menti indipendenti di casa EA per deliziare il pubblico. In fondo, è proprio grazie a Electronic Arts se alcuni anni fa siamo riusciti a provare l’incredibile Unravel. Le possibilità di altri grandi giochi indie, quindi, ci sono.
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