Cosa sta succedendo dentro Blizzard, e in particolare su World of Warcraft? La situazione è abbastanza indecifrabile al momento, ma questo non significa che la popolare casa americana sia nel panico, anzi: lo spiraglio luminoso è lì, dietro l’angolo.
Non ci riferiamo solamente al dimenticato Overwatch 2, annunciato ormai un anno fa e del quale si è persa traccia – alcuni rumor suggeriscono che all’inizio del 2021 lo rivedremo e lo potremo addirittura giocare – ma anche a uno dei casi più emblematici di quello che è stato il 2020 di Blizzard (e non solo), l’espansione Shadowlands di World of Warcraft.
Eravamo pronti a giocarlo, e ci eravamo abituati all’idea di averlo (figurativamente) tra le mani proprio in queste ore, per esplorare le misteriose Shadowlands e capire soprattutto se in casa Blizzard hanno saputo raddrizzare il tiro dopo Battle for Azeroth. E invece, a inizio ottobre, è arrivata una nuova doccia fredda: l’espansione è rinviata a data da definirsi, ma sarà comunque disponibile entro la fine del 2020.
Una scelta che ha ovviamente alimentato le polemiche da parte della community, ma che, se non altro, può essere ottimisticamente vista come un desiderio da parte dell’azienda di sistemare alla perfezione il pacchetto prima di proporlo, e in effetti le fasi di beta hanno riportato un quadro non troppo felice tra bug e uno sbilanciamento generale che sicuramente avrebbe incontrato gli sfavori dei fan. E così, prima di dare il via alla nuova infornata di contenuti di Shadowlands, Blizzard si prende ancora un po’ di tempo per pensare ma pubblica al contempo la classica pre-patch che ci permette di dare un primo sguardo a quelle che saranno importanti novità nel mondo di Warcraft.
La pre-patch, come sempre, non solo prepara il gioco all’arrivo di una nuova espansione, ma serve anche ai giocatori, nuovi e vecchi, per prendere confidenza con le nuove dinamiche che talvolta ristrutturano pesantemente la struttura del gioco. In questo caso, la sensazione è che Blizzard abbia cercato, già con questa pre-patch, di far capire in quale direzione sta andando World of Warcraft, e cioè il più distante possibile da Battle for Azeroth che aveva nettamente diviso la community. Gli effetti della Corruzione sull’equipaggiamento, ad esempio, sono stati completamente rimossi, e il Cuore di Azeroth, fulcro dell’espansione precedente, è stato modificato radicalmente insieme ad alcune classi.
I cambiamenti, come sempre, hanno già generato e continueranno a generare polemiche, ma è anche vero che Blizzard ogni anno si ritrova di fronte a una sfida di non poco conto: riuscire a mantenere salda una folta community, e al tempo stesso trovare un brillante modo per fare in modo che i nuovi utenti non si ritrovino sistematicamente in svantaggio al cospetto di chi solca le terre di Warcraft da interi lustri.
E così, ad esempio, arriva il nuovo stravolgimento al sistema di progressione. Addio al famoso numero 120, oggi il level cap è fissato a 50, con le statistiche che sono state rimodulate e mediate in favore di un valore più “umano” per così dire. La scelta ha senso naturalmente guardando alla nuova espansione in arrivo: raggiungere questo livello 50 è un’impresa molto più veloce rispetto a prima, e la progressione consente inoltre di apprendere in continuazione abilità e incantesimi che promettono di variare con costana il gameplay.
A tal proposito, se siete nuovi del mondo di WoW, gli sviluppatori hanno pensato anche a questo: è arrivata infatti a nuova area chiamata Isola dell’Esilio, una sorta di compendio giocabile delle intere cronache di World of Warcraft che permette, oltre che di scoprire i retroscena di questo vasto mondo fantasioso, anche di raggiungere il livello 10 e apprendere le prime meccaniche di combattimento ed esplorazione. Terminata la permanenza all’isola, viene il momento di raggiungere il livello minimo richiesto per avere accesso, in futuro, a Shadowlands, vale a dire il livello 48. Per farlo, se siete nuovi giocatori di WoW, il modo più interessante è sicuramente quello di rivivere, tramite le Campagne Viaggi nel Tempo, le vicende delle precedenti espansioni, magari scegliendo quelle più intriganti mai uscite fino a oggi.
Coloro che invece hanno già raggiunto oggi il livello 120, e dunque hanno già raggiunto anche il nuovo level cap fissato a 50, non hanno molto da fare. Le opzioni sono sostanzialmente due: creare un nuovo personaggio – segnaliamo un rinnovato sistema di creazione, ben più fruibile rispetto al precedente – e procedere fino al livello 48 per essere pronti per Shadowlands, oppure… attendere. Ma fino a quando? Al momento, non sappiamo cosa rispondere a questa domanda, perché la nuova espansione di WoW, come dicevamo in apertura, non ha ancora una data di lancio. Possiamo ipotizzare che non sia particolarmente lontana, del resto mancano solo due mesi alla fine dell’anno e difficilmente Shadowlands sarà resa disponibile dopo la prima metà di dicembre. Per il momento, però, tutto tace. E qualcuno inizia a preoccuparsi.
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