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Xbox Series X, scoppia il caso esclusive cross-gen dopo l’evento di ieri

Cosa sta succedendo dalle parti di Redmond? Qualcosa, in particolare, già lo sappiamo: la comunicazione non è delle migliori.

Facciamo un passo indietro, e ripercorriamo gli ultimi mesi che ci separano dall’annuncio di Xbox Series X avvenuto a dicembre dello scorso anno durante la cerimonia dei Game Awards 2019.

Uno dei punti chiave della nuova strategia di Microsoft per la next-gen era il concetto della cross-generazionalità, sbandierato in più e più occasioni. Come possiamo riassumerlo, in poche parole? Ecco quanto: i prodotti first party di Microsoft e degli Xbox Game Studios, almeno per i primi due anni di vita di Xbox Series X, sarebbero arrivati anche su Xbox One, per permettere anche ai giocatori della “old-gen” di usufruire dei nuovi videogiochi.

Poi, iniziano le contraddizioni. Dopo l’evento di maggio di Inside Xbox, presentato come una prima finestra al gameplay di Xbox Series X e che invece ha fatto infuriare i fan, con tanto di scuse da parte di Aaron Greenberg per aver caricato eccessivamente le aspettative – a cui seguirono a giugno altre dichiarazioni contraddittorie sul tema dei 60fps – hanno fatto discutere le ultime dichiarazioni di Phil Spencer alle quali si aggiungono le polemiche nate a seguito dell’evento di ieri.

In controtendenza con quanto affermato nelle settimane precedenti, Spencer affermò non molto tempo fa che gli studi Xbox avrebbero scelto in autonomia quale piattaforma preferire, se quindi pubblicare solo su Xbox Series X (e PC, ormai la via stabilita è quella) o se restare anche su Xbox One con produzioni cross-gen.

Nella serata di ieri, poi, è andato in scena l’attesissimo Xbox Game Showcase, evento dedicato interamente (o quasi) alla next-gen e che ci ha permesso ad esempio di vedere in azione Halo Infinite, un progetto che 343 Industries vuole mandare avanti per almeno 10 anni con aggiornamenti continui e nuovi contenuti.

Xbox Game Showcase | Da Halo Infinite a Fable, il recap completo della conferenza

Il problema nasce semmai laddove gli altri Xbox Game Studios iniziano a presentare i propri nuovi titoli. Everwild di Rare, Forza Motorsport di Turn10, Avowed di Obsidian Entertainment e naturalmente Fable di Playground Games, che ha chiuso con il botto lo showcase, tutti giocabili sin da subito con Xbox Game Pass, il servizio sul quale Redmond ha puntato moltissimo nella serata di ieri. Tutto molto bello, ma la community si sta ponendo una domanda di non poco conto nelle ultime ore: dove potremo giocare effettivamente questi titoli? O meglio, dove sono finite le tanto esaltate esclusive cross-gen?

La filosofia di Microsoft, come spiegato in precedenza, sembrava essere in forte controtendenza con quella di Sony, che sin dal lancio di PlayStation 5 proporrà esclusive next-gen come Marvel’s Spider-Man: Miles Morales, Demon’s Souls, Ratchet & Clank: Rift Apart e Gran Turismo 7. Ciò che è emerso però dalla serata di ieri, è che anche Microsoft sembra aver intrapreso questa strada, andando contro quanto detto per mesi.

I trailer di Everwild e Avowed, in effetti, lasciano ben pochi dubbi in questo senso: gli unici sistemi nominati sono Xbox Series X e PC, lasciando intendere che non li vedremo su Xbox One – e che quindi, considerando un paio di anni come approccio cross-gen, non vedremo prima del tardo 2022. Forza Motorsport, State of Decay 3 e Fable, al contrario, non indicano alcuna piattaforma, lasciando terminare i rispettivi trailer con il solo logo di Xbox.

Significa forse che l’unica grande esclusiva cross-gen tra Xbox One e Xbox Series X sarà Halo Infinite? Aaron Greenberg di Microsoft ha risposto proprio a una domanda simile posta da un fan su Twitter, la quale però non chiarisce sostanzialmente alcunché.

I futuri titoli first party sono stati sviluppati per Xbox Series X per primi. Non stiamo dicendo che quei giochi non saranno anche su Xbox One, ma solo che stiamo guardando a Series X e che ogni studio deciderà cosa è meglio per il loro gioco quando lo lanceranno.

https://twitter.com/aarongreenberg/status/1286400274660089856

Dichiarazioni aperte a varie interpretazioni, e resta quindi la solita domanda con cui abbiamo aperto questa notizia: cosa sta succedendo dalle parti di Redmond, e che non sta funzionando tra il reparto marketing e quello Xbox?

Fonte

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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