La settimana passata non è certo stata la più tranquilla della storia di Ubisoft.
Pochi giorni fa, non senza una certa dose di sorpresa, Ubisoft ha dato un resoconto dei suoi ultimi risultati, rivelando che la società si trova in cattive acque. Mario + Rabbids: Sparks of Hope e l’ultimo Just Dance hanno venduto meno delle aspettative, e sono stati cancellati tre interi videogiochi in sviluppo. Oltre a ciò, è arrivato anche un nuovo rinvio per Skull and Bones, il sesto da quando il gioco è stato annunciato nel 2017, e questo ha portato a numerose domande.Con il titolo in borsa che è preoccupantemente calato di quasi il 20%, la casa francese ha una bella patata bollente tra le mani.
Ad aggiungere beffa al danno le recenti parole di Yves Guillemot che, pochi giorni fa, ha rilasciato una dichiarazione interna dove fondamentalmente comunicava ai dipendenti che era loro compito risollevare le sorti dell’azienda. L’esternazione, è inutile dirlo, ha gettato benzina sul fuoco, generando malcontento verso tutti i collaboratori della società transalpina, sull’orlo anche di una pericolosa frattura interna.
Ebbene, poche ore fa il CEO di Ubisoft ha deciso di fare un drastico dietrofront, scusandosi per le precedenti dichiarazioni. Ecco quanto affermato dal vertice della società:
Mi dispiace che quelle frasi siano state interpretate in quel modo. Quando ho detto che toccava a voi fare in modo che i nostri giochi arrivassero nei tempi stabiliti e con la qualità attesa, intendevo esprimere l’idea che mai come ora ho bisogno del vostro talento e della vostra energia. Siamo parte di un viaggio collettivo, che comincia ovviamente da me e dalla dirigenza perché vengano create le condizioni necessarie affinché tutto avvenga nel modo migliore.
Indubbiamente una dichiarazione atta a cicatrizzare la ferita inferta, ma pare che alcuni dipendenti ancora serbino un certo rancore nei confronti di Yves Guillemot, colpevolizzato di non avere il pieno contatto con la realtà.
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