I più accaniti fan di The Legend of Zelda si chiedono da tempo dove andrà a parare Tears of the Kingdom. Perché la timeline della serie, a dirla tutta, oltre che molto confusa è anche particolarmente difficile da comprendere, specie se si considera quello che abbiamo visto in Breath of the Wild e (anche se finora in minima parte) nel prossimo capitolo in uscita a breve.
Prima di fare alcune supposizioni, tuttavia, permetteteci di riassumere nel minor numero possibile di parole quella che è una cronologia frutto di continue ricerche e approfondimenti da parte della community, sempre attenta a ogni singolo e minimo dettaglio. Non solo, fortunatamente, perché le ricerche sono state fortemente aiutate anche da Hyrule Historia di Nintendo, pubblicato nel 2011 dopo tanti anni di speculazioni.
L’inizio di tutto: Skyward Sword
Come dicevamo, ricostruire una timeline precisa della serie Zelda è praticamente impossibile. Nonostante in ogni gioco, o quasi, si ripresentino elementi e personaggi comuni, questi sono quasi sempre slegati l’uno dall’altro, come provenienti da epoche differenti nelle quali, come un ciclo infinito, il regno di Hyrule entra in una fase di pericolo nella quale ne fuoriesce un perfetto eroe. Il solito Link, ovviamente.
Le varie ricerche dei fan concordano però nel dire che il primo gioco della serie, cronologicamente parlando, sia The Legend of Zelda: Skyward Sword, lanciato in origine su Wii e riproposto su Switch in versione rimasterizzata per i 35 anni del franchise. In questo titolo sono presenti numerosi elementi “ancestrali” dell’universo narrativo della saga, e il solo fatto che in Skyward Sword assistiamo alla nascita del regno di Hyrule e delle tre componenti della Triforza, fa capire che (al momento) si tratta del titolo più lontano nel tempo. In questo gioco viene anche forgiata la Spada Suprema, che sarà poi un elemento cardine delle avventure di Link.
Non scenderemo nei dettagli narrativi di ogni singolo gioco, ma vi basti sapere che i due capitoli successivi a Skyward Sword sono The Minish Cap e Four Swords, prima di arrivare al gioco che incasinerà tutta la cronologia da quel momento in poi.
Ocarina of linea temporale
Ocarina of Time non è solo un gioco meraviglioso. Non è solo uno dei grandi antenati delle avventure 3D, non è solo uno dei migliori giochi di sempre, ma è anche quello dal quale è scaturita una tripla diramazione della linea temporale della saga. Andiamo con ordine.
In Ocarina of Time, come suggerisce il titolo, Link ottiene un’ocarina che gli consente di giocare con il tempo. Il guerriero Hylia di questo titolo, attraverso il magico strumento, cade in un sonno lungo 7 anni per arrivare a brandire la Spada Suprema, necessaria per fermare Ganondorf che minaccia il regno di Hyrule. Gli eventi di Ocarina of Time, tuttavia, non sono così lineari come si potrebbe pensare. Il finale non è unico, e questo porta la serie a una diramazione inaspettata.
Con questo titolo si generano infatti tre linee temporali alternative, a seconda del finale dell’avventura:
- L’eroe perde
- L’eroe vince e torna bambino
- L’eroe vince e prosegue la vita adulta
Come si può facilmente intuire, queste tre timeline hanno effetti molto differenti, e i vari giochi che ne vanno a far parte si differenziano notevolmente l’uno dall’altro, anche solo per l’aspetto del protagonista. Nella linea temporale 2, ad esempio, quella cioè nella quale Link trionfa su Ganon e viene riportato alla sua forma giovanile per recuperare il tempo perduto, assistiamo in sequenza agli eventi di Majora’s Mask, Twilight Princess e Four Swords Adventures. La timeline 3 è invece quella del Link adulto, che inizia con The Wind Waker e prosegue con Phantom Hourglass e Spirit Tracks.
La linea alternativa più oscura è però la prima, quella cioè nella quale Ganon riesce a sconfiggere Link e a forgiare la Triforza. A questo punto, il nuovo percorso della storia comincia con A Link to the Past, del 1991: qui osserviamo le conseguenze della vittoria di Ganon, con le terre sacre di Hyrule sigillate per evitare che il grande male potesse espandersi. Stavolta il giovane eroe avrà la meglio, e la timeline proseguirà poi con altri capitoli tra cui Link’s Awakening, A Link Between Worlds, l’originale The Legend of Zelda e il suo diretto sequel, The Adventure of Link.
Nel ricordare ancora una volta che tutti gli eventi della serie non sono concentrati in pochi anni, e anzi prevedono un continuo ciclo di ritorno e caduta di Hyrule sotto la costante minaccia delle forze del male, con Breath of the Wild è sorto un interrogativo molto importante, poiché il gioco è ambientato oltre 10 mila anni dopo il resto della serie.
Tears of the Kingdom… dove sta?
In BotW abbiamo scoperto che che Ganon è stato sconfitto oltre 10.000 anni fa, per essere poi resuscitato 100 anni prima degli eventi del gioco e dando inizio alla nuova storia. Durante questo evento, Link è stato ferito e costretto a dormire per un secolo nel Santuario della Resurrezione, lo stesso dal quale hanno appunto inizio gli eventi di Breath of the Wild.
Quella che Link visita in BotW, e probabilmente anche in Tears of the Kingdom, è una Hyrule tecnologicamente avanzata, abbastanza differente dalle terre che siamo stati abituati a visitare nelle occasini precedenti della serie. La presenza delle macchine Sheikah ne è una chiara dimostrazione. Non sappiamo di preciso quanto tempo sia trascorso tra i due giochi, ma non dovrebbero essere tra loro molto lontani. Il problema, appunto, riguarda la timeline di appartenenza. E se non ne esistesse una in particolare?
Una delle teorie più ricorrenti, sulla quale Nintendo ha fatto orecchie da mercante, sostiene che le tre timeline nate da Ocarina of Time, cronologicamente molto distante da Breath of the Wild, si siano infine riunite in un unica linea temporale, che è quella che appunto include il gioco del 2017 e il futuro Tears of the Kingdom.
Essendo così distanti dal resto dei giochi della serie, infatti, gli eventi di BotW e TotK potrebbero essere stati in qualche modo responsabili dell’unificazione della linea temporale, anche se per il momento si tratta pur sempre di affascinanti teorie. Ne sapremo di più, speriamo, tra pochi giorni.
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