Un andamento contro corrente nei titoli zombie sono sempre apprezzati, soprattutto nel momento in cui vanno a toccare una meccanica che, fino a quel momento, era data quasi per scontata: è ciò che ha caratterizzato Zombie Cure Lab, un indie in arrivo prossimamente su PC e in cui andremo a “curare” la fonte della zombificazione di esseri umani; abbiamo potuto provarlo in anteprima negli scorsi giorni e ora possiamo parlarvene.
Zombie Cure Lab, gioco di Thera Bytes GmbH, è ancora in fase Alpha e perciò non è ancora stata fissata una data d’uscita..
Il mondo è sotto assedio zombie e tutto sembra precipitare, tuttavia un gruppo di sopravvissuti, accompagnati dagli ultimi scienziati rimasti sulla terra, è intenzionato a sistemare le cose tentando di trovare una cura all’epidemia; la premessa ci ha attirati in quanto si diversifica da titoli di sopravvivenza classici in cui l’unico rimedio è lo sterminio di non-morti.
Ci ritroviamo così a dover costruire e gestire un accampamento, in cui tra gli obiettivi avremo: mantenimento della base operativa, costruzione di edifici e accumulazione di risorse utili; inizialmente dovremo marcare il punto d’atterraggio dei container colmi di scienziati e braccia lavoro che serviranno per la creazione di magazzino e campo delle risorse (che avranno un costo, come tutto), dopodiché avremo bisogno di beni di prima necessità ed è per questo che riceveremo istruzioni di dover costruire cucine e stanze da letto per i nostri lavoratori (di cui sceglieremo la grandezza).
Il cibo avrà anche una funzione extra rispetto alla semplice “sopravvivenza”: se non riempiremo le scorte in maniera costante rischieremo che i lavoratori del campo abbiano un morale basso e insufficiente per essere abbastanza efficienti; ognuno degli operai potrà essere assegnato ad un ruolo specifico in base ai criteri preferiti, come la funzione di costruttore piuttosto che quella di riparatore, ma a prescindere tutti potranno andare a mangiare e dormire autonomamente (a meno che non gli venga data istruzione di dormire di giorno e lavorare di notte) in base a posti a tavola o letti liberi.
La notte sarà difficile da gestire, perciò sarà essenziale circondare il quartier generale con una barricata più spessa possibile, inizialmente solo di legno, con degli accessi all’esterno per recuperare risorse importanti e materiali per costruzione e alimentazione dei sistemi, in quanto potremo sfruttare vecchi rottami per recuperare pezzi interessanti per la costruzione di conduttori d’elettricità e fonti che mantengano attivo, primo tra tutti, il laboratorio di ricerca.
Una volta organizzati cominceranno i progetti veri e propri, nell’HUD avremo un indicatore di quanto gli zombie saranno attratti dalla nostra base, ciò porterà alla fase più importante del gioco: la cattura e lo studio dei non-morti al fine di trovare una cura adatta, da questo punto in poi il gioco ci metterà su questa strada.
Questa prova ci ha fatto capire quanto il team di sviluppo si sia messo al lavoro per costruire un buon prodotto, facendoci anche sapere alcuni obiettivi per i prossimi mesi (opzioni Sandbox, migliorie sui lavori sbrigabili e un bilanciamento generale) puntando al rilascio di un accesso anticipato entro fine 2022.
L’Alpha termina qui, dandoci quindi un’infarinatura generale sulle meccaniche principali; terremo d’occhio Zombie Cure Lab e le novità del prossimo futuro.
Ringraziamo Thera Bytes GmbH per il codice in anteprima.
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