La battaglia di Facebook contro lo spam continua, specialmente dopo la recente revisione degli Standard della Comunità e lo scandalo Cambridge Analytica. Il potere delle segnalazioni, unito ad un’innovativa intelligenza artificiale e allo stesso team del social network, contribuiscono a rimuovere dalla piattaforma contenuti indesiderati o che violano gli stessi Standard, così come account fasulli.
Basta guardare gli ultimi risultati pubblicati dal colosso, per capire che l’azione di Facebook contro chi non rispetta le regole è continua e, a quanto pare, efficace. Solo nel primo trimestre del 2018, infatti, sono stati cancellati 583 milioni di profili fake e rimossi 837 milioni di contenuti spam pubblicati sulla piattaforma. Un ottimo risultato, sembrerebbe, sostenuto dal fatto che la maggior parte degli account fasulli sono stati bloccati nei primi minuti dalla creazione, mentre la quasi totalità dei contenuti indesiderati sono stati cestinati ancora prima che gli utenti li segnalassero. Tra questi, si segnalano ben 21 milioni solamente relativi a contenuti di nudo.
Permangono però dei limiti: solamente il 38% dei contenuti contenenti odio sono stati cancellati da Facebook. Questo perché, spiega il social, per il sistema è difficile scovarli e soprattutto valutarne la gravità. Rimane quindi essenziale la mano dell’uomo, che post per post valuta se vengono rispettati gli Standard. Sarà però solo questione di tempo, secondo il fondatore Mark Zuckerberg, che vede una piattaforma perfettamente funzionante in questo senso a cinque o dieci anni di distanza.
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