Il mondo del gaming fa nuovamente gola a Facebook. Sono ormai lontani i tempi in cui all’interno del social network esplose la mania globale per Farmville, “Mafia Worlds”, “Restaurant City” e simili, giochini capaci di incollare sullo schermo la maggior parte degli iscritti. La piattaforma ben ricorda quanto fosse redditizio questo mercato ma i tempi cambiano e oggi il mondo del gaming online si è evoluto e con esso è in crescita esponenziale il fenomeno dello streaming.
Cavalcando l’onda della propria lotta a distanza contro le altre piattaforme di video online, Facebook si sente pronto per introdurre un nuovo servizio dedicato ai gamers che trasmettono le proprie partite in streaming, il “Facebook Gaming Creator Program”, e che consentirà loro di guadagnare in maniera simile a quanto già succede su piattaforme come Twitch e YouTube.
Facebook dichiara nel suo annuncio ufficiale di voler fare questo passo grazie anche ai risultati incoraggianti ottenuti da alcuni streamer all’interno del proprio social network, tra cui StoneMountain64 che grazie al suo milione di followers riesce a fare il tutto esaurito durante le proprie dirette giornaliere su Fortnite e PUBG.
Questo nuovo servizio sarà inizialmente inquadrato come un “programma pilota” in cui sarà necessario effettuare una registrazione per potervi accedere ed è incentrato su 4 punti:
- Aiutare i creators a rafforzare il conivolgimento della propria community in maniera maggiore rispetto ad altre piattaforme
- Aumentare la scoperta e la distribuzione su più piattaforme, tra cui Facebook.com, Instagram e Oculus
- Supportare i creators con gli strumenti necessari per trasmettere videogiochi in live streaming su Facebook
- Costruire una piattaforma in cui qualsiasi streamer abbiano l’opportunità di crescere
In questa fase iniziale potranno usufruire del servizio solo gli utenti selezionati che saranno in grado di produrre livestream a 1080p e 60fps invece degli attuali 720p e 30fps supportati da Facebook Live.
Un’ opportunità sicuramente da non sottovalutare, anche in relazione al recente aggiornamento di Facebook che ha iniziato a dare maggiore visibilità nel proprio news feed proprio a questo tipo di contenuti.
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