La notizia era nell’aria da qualche tempo ma ora sono arrivate le conferme ufficiali da parte di Google. Grazie al prossimo update di Chrome in arrivo il 30 Luglio 2019, i siti web che riescono a bypassare la modalità di navigazione in incognito del browser sviluppato da Google, non dovrebbero più riuscire nel loro intento.
Attualmente alcuni siti web riescono a capire se un utente sta utilizzando la navigazione privata sfruttando un bug ancora presente nell’API FileSystem del browser, contravvenendo al principio di base della funzione. Falla che sarà corretta con la build 76 di Chrome e che impedirà ai siti di distinguere tra una sessione di navigazione utente privata e non privata.
A risentire principalmente di questa modifica saranno quei portali di notizie che consentono agli utenti di leggere gratuitamente i contenuti ma solo fino ad un certo limite di letture, poi è necessario stipulare un abbonamento per proseguire la lettura. Se da una parte alcuni utenti potevano sfruttare la navigazione in incognito per evitare l’abbonamento, dall’altra gli editori hanno sviluppato un sistema di blocco dei contenuti per chi intendeva accedere ai contenuti in maniera anonima.
Secondo gli sviluppatori di Google però le persone scelgono di navigare sul Web in privato per molte ragioni. Alcuni desiderano proteggere la propria privacy su dispositivi condivisi o presi in prestito, o escludere determinate attività dalle loro cronologie di navigazione, ma anche avere importanti motivi di sicurezza per nascondere la loro attività online. Quindi i portali di news che vogliono mettere a pagamento i propri contenuti dovranno trovare soluzioni differenti se temono che gli utenti possano sfruttare la navigazione anonima di Chrome per aggirare l’abbonamento ai loro servizi.
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